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Per la legge italiana i crimini di omofobia e transfobia non contano, aiutaci a farli contare – RAC•CONTA!

Un progetto del Centro Risorse LGBTI di Torino (finanziato dall’associazione ILGA-Europe) che mira a raccogliere dati e informazioni sui crimini d’odio omofobici e transfobici in due regioni d’Italia, Campania e Veneto. A partire dal 17 maggio il Centro e i suoi partner (oltre 20 associazioni LGBTI distribuite nelle due regioni) raccoglieranno delle testimonianze – in forma assolutamente anonima – da vittime e testimoni di crimini e altri atti d’odio motivati da orientamento sessuale, identità ed espressione di genere che si verificano dal 1° gennaio al 31 ottobre 2013. Il risultato di questo progetto sarà la realizzazione di un report col duplice intento di diffondere i dati e supportare azioni di advocacy.

In Italia manca una legge che riconosca la motivazioni d’odio omofobico e transfobico dei crimini. Se qualcuno insulta, aggredisce, diffama, bullizza o molesta anche sessualmente una persona perché è o pensa che sia lesbica, gay, bisessuale, trans o intersessuale (LGBTI), lo Stato non riconosce la motivazione né l’aggravante d’odio che essa costituisce. Anche per questo mancano dati che testimonino gli abusi e le violenze che le persone LGBTI subiscono e che consentano di sviluppare azioni di prevenzione e contrasto adeguate. Da qui la necessità di un’azione di ricerca che individui l’entità del fenomeno e le sue caratteristiche essenziali.

In questa direzione si muove il progetto “RAC•CONTA! – Per la legge italiana i crimini di omofobia e transfobia non contano, aiutaci a farli contare”, realizzato dal Centro Risorse LGBTI di Torino in collaborazione con Associazione Genitori di Omosessuali AGEDO, Arcigay Associazione LGBT Italiana, ArciLesbica Associazione Nazionale, Associazione Radicale Certi Diritti, Coordinamento Trans Sylvia Rivera, Famiglie Arcobaleno Associazione Genitori Omosessuali, Movimento Identità Transessuale.

Tale progetto (promosso da ILGA-Europe in Italia e in altri 11 paesi d’Europa) si svolgerà in due regioni, Veneto e Campania, e prevede una prima fase di raccolta dati effettuata dalle associazioni delle regioni partner del progetto. Durante questa fase, che si svolgerà a partire da maggio, chiunque sia stato\a vittima o testimone di crimini o altri atti motivati da omofobia o transfobia fra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2013 potrà rivolgersi a una delle associazioni partner e raccontare in modo assolutamente anonimo la propria esperienza.

Analizzando i dati, il Centro Risorse LGBTI provvederà alla realizzazione di un report finale, un documento di sintesi che servirà come primo elemento di informazione sull’entità e le caratteristiche del fenomeno osservato e come strumento di advocacy per future iniziative.

Per ulteriori informazioni contattare: racconta@www.tralaltro.it

www.progettoraccontalgbti.eu

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