Presentazione di “CORPI AD ARTE” CON DONATELLA LANZAROTTA
LA DRAG QUEEN E L’ILLUSORIA CONSISTENZA DEL GENERE.
COME USIAMO IL NOSTRO CORPO PER COMUNICARE, UN LIBRO NATO AL PADOVA PRIDE VILLAGE GRAZIE ALLE SUE “REGINE”.
NE PARLIAMO CON L’AUTRICE DONATELLA LANZAROTTA, ANTROPOLOGA.
Padova Pride Village
Via Carlo Goldoni
Padova
In precisi spazi e tempi della vita sociale, la pratica rituale del travestimento rende lecito assumere abiti, lineamenti e atteggiamenti comunemente assegnati a individui di un sesso (ovvero, di un genere) diverso dal proprio. Se però scambiarsi ruoli e accessori per motivi spirituali, artistici o ricreativi richiede la piena consapevolezza del processo che genera il prodotto finale, cosa succede quando gli stessi abiti, lineamenti e atteggiamenti sono parte di ciò che chiamiamo “identità di genere”? Qual è il confine tra imparare a recitare un genere e imparare a riconoscersi in esso?
Idealmente scandito dalle fantasiose metamorfosi della Drag Queen, insieme soggetto narrante e spunto di osservazione, Il corpo ad arte sfoglia il corpo come un vocabolario fatto di verbi, sostantivi e soprattutto desinenze somatiche – attraverso cui il genere e i suoi modelli sono scritti e codificati, tramandati o rielaborati, incorporati per tradizione o impersonati, per l’appunto, ad arte.